Il 27 gennaio del 1945, giorno nel quale i soldati dell’esercito sovietico entrarono nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, è la data simbolo delle persecuzioni nazifasciste in Europa. In Italia, dal 2000, il 27 gennaio è stato proclamato Giorno della Memoria «…al fine di ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi si sono opposti al progetto sterminio a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati».
Tra le innumerevoli poesie che trattano il tema ho scelto questa di Joyce Lussu:
a.o.
Un paio di scarpette rosse
C’è un paio di scarpette
numero ventiquattro
quasi nuove:
sulla suola interna si vede ancora la marca di fabbrica
‘Schulze Monaco’.
C’è un paio di scarpette rosse
in cima a un mucchio di scarpette infantili
a Buckenwald
erano di un bambino di tre anni e mezzo
chi sa di che colore erano gli occhi
bruciati nei forni
ma il suo pianto lo possiamo immaginare
si sa come piangono i bambini
anche i suoi piedini li possiamo immaginare
scarpa numero ventiquattro
per l’ eternità
perché i piedini dei bambini morti non crescono.
C’è un paio di scarpette rosse
a Buckenwald
quasi nuove
perché i piedini dei bambini morti
non consumano le suole.
(Joyce Lussu)