Girovagando su internet in queste sere di afa terribile mi sono imbattuto nelle opere di Jordi Doce un poeta spagnolo contemporaneo che non conoscevo. Poeta, critico, traduttore e scrittore di aforismi ha composto dei bellissimi versi che raccontano l’estate. E’, a mio parere, anche un’osservazione attenta del proprio esistere….
Assaporateli come un frutto maturo.
Buona giornata
Alessandro
Sul colle
Si offusca lo sguardo, e l’aria della sera
fumiga come brace su uno sfondo
di vele gonfie e schiuma infranta.
Il mare è il respiro, l’attesa.
Avvolte dal pieno sole d’agosto,
le rocce scivolano fino all’acqua.
Una pozzanghera si consuma in scintillio.
Il sale brilla sui fianchi stillanti.
Estate, nel tuo tremore abbacinato
apprendo la costanza dell’azzurro.
Sotto il volo tenace dei gabbiani,
son tutt’uno col tempo dell’acqua che ristagna.
(da Lección de permanencia, 2001 – Traduzione di Raffaella Marzano)
.
Un modo molto delicato di accompagnare il lettore verso il torpore dell’estate, con parole capaci di rendere immagini, temperature ed effetti sull ambiente