Sassi di storia accecati dal sole.
Polvere e cielo distesi sul mare.
Immerso nel crespo dell’onde
c’è un azzurro infinito,
che va,
indugia,
ritorna.
Costante riecheggia nell’aria infuocata,
il verso del falco.
Colonne che forgiano cornici dorate
in quel lembo di Grecia proteso alla riva
e al verde dei frutti grondanti di sole,
di rossi sfiniti,
dove un vivo presente si confonde al passato.
Lontano nei templi danzanti,
si specchiano in miraggi di sogno,
fedeli custodi, eteree e discrete.
Con te Selinunte
remota città,
echeggiano le antiche radici.