I sogni non muoiono mai

Quando ho aperto il cancello di legno dello Shangri-La ho percepito qualcosa, una sensazione di disordine, come se lo stesso prato, gli olivi, il susino in fiore, avessero perso la loro bellezza. La siepe di lavanda, la vigna, il pergolato, che sempre emanavano serenità sembravano fuori luogo, senza dolcezza, senza pace. Un senso di offesa era calato su tutto. È come se di fronte a me ci fosse stato qualcosa di viscido e di ripugnante, uno scorpione per esempio o un rettile velenoso o una mosca caduta nel latte. La casetta era intatta ma per terra i resti delle lampade esterne giacevano immobili. I pezzi di vetro sparsi. Ho guardato la porta ed è allora che ho capito. Qualcuno aveva profanato nottetempo il mio paradiso terreno, quell’oasi di pace. Qualcuno aveva commesso un furto! Gli attrezzi che mi servivano per lavorare la terra, per il pozzo, per l’orto, la vigna, gli olivi, non ci sono più. È come se di proposito, qualcuno avesse macchiato, svilito una cosa meravigliosa. Le orme di fango sulle assi del pavimento, la serratura rotta, le cassette aperte e gettate per terra, il barattolo del caffè rovesciato. Qualcuno ha violato il mio Shangri–La. Un reato spicciolo, in confronto ai mali mostruosi che inquinano il mondo, ma che appare ai miei occhi spropositato. È un piccolo universo perfetto e felice lo Shangri-La, dove non c’è posto per le piccole o grandi brutture della vita, ecco perché questo furto ferisce ancora di più. Lentamente ho raccattato le mie cose, sistemato un po’, e prima di recarmi a fare denuncia ho dato uno sguardo all’orto dove le prime piantine iniziano a crescere, al prato dove le primule si volgono al sole, ai boschi di fronte e ai rami degli alberi mossi dal vento. I merli e le tortore continuano a giocare tra i rami. Un falchetto, signore dell’aria, vola in alto nel cielo. La natura non cambia. È sempre un luogo di pace e di bellezza lo Shangri-La. Sorrido e penso già a ricostruire, questo paradiso perduto, questo mondo nascosto, questa mia affascinante utopia. La ferita rimane aperta, guarirà. Di sogni non si guarisce. I sogni non muoiono mai.

a.o.

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