E me ne sto qua nell’alba desolata. A ricordarti.
È iniziata la Primavera, la prima senza te. Nel vento sento l’odore del tuo profumo e vedo nel cielo il colore dei tuoi occhi. La tua voce che mi domanda dove sono. Le urla e gli schiamazzi per strada mi giungono lontani e il tuo sbuffare annoiato. La tavola apparecchiata di bianco e i piatti coi fiori rossi, i tuoi quadri, i tuoi libri, le voci, le risa. Tu sei ogni dove volgo lo sguardo. Vorrei gridare e dirti ancora: Hai proprio ragione tu papà.
Vorrei ma non posso.
a.o.
Tocca il cuore e riporta alla mente sensazioni simili già vissute. Eppure, nonostante evochi echi passati ormai persi, non suscita dolore, ma semplicemente una dolce voglia di ricordare ciò che il tempo inevitabilmente toglie. Grazie Alessandro.