Una poesia breve di Hikmet. Il tempo tiranno che scorre spietato. La fine dell’estate che è una metafora ad indicare la fine della giovinezza e che prelude a un amore perso, una solitudine che dà vita alla speranza di un avvento mancato, a qualcosa che arriverà inaspettata…
a.o.
I giorni sono sempre più brevi
I giorni sono sempre più brevi
le piogge cominceranno.
La mia porta, spalancata, ti ha atteso.
Perché hai tardato tanto?
Sul mio tavolo, dei peperoni verdi, del sale, del pane.
Il vino che avevo conservato nella brocca
l’ho bevuto a metà, da solo, aspettando.
Perché hai tardato tanto?
Ma ecco sui rami, maturi, profondi
dei frutti carichi di miele.
Stavano per cadere senza essere colti
se tu avessi tardato ancora un poco.
(Nazim Hikmet)